Startup: nasce Cheers
Nasce Cheers, spinoff nato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia che opera nel settore dell’economia circolare, come ad esempio nel campo delle celle fotovoltaiche costruite con gli scarti della vinificazione per la produzione di energia elettrica sostenibile.
“Le idee migliori sbocciano in quello che i rugbisti chiamano terzo tempo, ovvero a cena magari davanti ad un buon calice di vino: dall’incontro fra amici ha preso vita un’idea”, spiega Elisa Moretti, 45 anni, veneta, laureata in chimica industriale e professoressa al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari. “All’inizio solo germogli, che in brevissimo tempo sono maturati e hanno dato vita a un progetto, finanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo, gestito localmente dalla Regione Veneto. Il sostegno FSE della Regione Veneto ha creato la scintilla dalla quale è scaturito l’interesse per avviare poi nuove collaborazioni ed è sfociato nella fondazione di Cheers”, aggiunge la docente.
Il focus di Cheers (Circular Economy for Energetic Recycling Solutions) è lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti basati sulla valorizzazione di materiali di scarto e sottoprodotti dei vari settori industriali presenti su tutto il territorio nazionale ed extra-nazionale. Un esempio è la generazione di energia elettrica in maniera sostenibile e rinnovabile, partendo da rifiuti del comparto alimentare e realizzando un sistema energetico moderno ed economico.
“L’obiettivo principale di Cheers è dunque di affiancare le aziende per esplorare nuovi orizzonti in tema di economia circolare. Valutiamo nelle aziende la filiera produttiva e proponiamo soluzioni nuove per le materie di scarto, utilizzando lo strumento a noi più congeniale, la ricerca scientifica, progettando ed ingegnerizzando nuovi materiali in molteplici settori, tra cui l’eco-design e l’automotive. Crediamo, inoltre, che mettendo in contatto le nostre esperienze si possa diffondere nella vita quotidiana il risultato di un grande cambiamento, portando ovunque prodotti innovativi e sostenibili, sia da un punto di vista economico che ambientale. Il nostro primo progetto era basato sulla realizzazione di moduli di cella fotovoltaica a colorante organico (DSSC), integrati in un involucro architettonico vetrato, appositamente progettato e prodotto”, conclude Elisa Moretti, specializzata nella ricerca accademica nel campo dei nanomateriali per applicazioni energetiche ed ambientali.