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Aziende a caccia di bioinformatici

Aziende a caccia di bioinformatici, healthcare analytics, marketing support health e data scientist. Al bioinformatico è richiesto il possesso di logica interdisciplinare e creativa: deve essere in grado, ad esempio, di sviluppare ed interpretare dati biologici derivanti da geni, organismi o singoli ecosistemi. In genere la sua professionalità è inserita all’interno di un progetto di ricerca, dove ha il compito di motivare i propri collaboratori e coordinare le varie fasi di ricerca, oltre alle mansioni prettamente tecnico-scientifiche. E’ importante, quindi, che abbia delle forti attitudini organizzative ed un senso manageriale. Solitamente ha conseguito una laurea magistrale in Bioinformatica o in Biologia con specializzazione in Bioinformatica. Nel contesto internazionale, con progetti transnazionali o presso aziende che si confrontano sul mercato internazionale, sono indispensabili conoscenze linguistiche, specialmente durante videoconferenze o meeting e disponibilità a trascorrere periodi presso i partner del progetto. Il settore health offre retribuzioni interessanti e possibilità di sviluppare percorsi di carriera, in Italia e all’estero: la retribuzione per un project manager bioinformatico può variare tra i 45.000€ e i 55.000€ annui lordi.

Agli healthcare analytics, invece, oltre a specifiche competenze tecniche, metodologiche e scientifiche, è richiesto il possesso di logica interdisciplinare e creativa, ad esempio per sviluppare ed interpretare dati biologici derivanti da geni, organismi o singoli ecosistemi. In genere la sua professionalità è inserita all’interno di un progetto di ricerca, dove ha il compito di motivare i propri collaboratori e coordinare le varie fasi di ricerca, oltre alle mansioni prettamente tecnico-scientifiche.

In tutte le aziende dell’healthcare oggi sono indispensabili specialisti con conoscenze aggiornate e approfondite su framework strategici ed attività di marketing digitale. Nell’healthcare marketing gli strumenti tradizionali del digital marketing sono utilizzati e applicati al settore sanitario al fine di elaborare, valutare, comunicare e divulgare le informazioni in materia di salute. L’importanza del marketing delle aziende sanitarie è collocata in particolare nel suo ruolo di strumento per la promozione della salute o nel sostegno alle strategie volte a contrastare la disinformazione e migliorare i processi decisionali dell’utente.

Specie in ambito pharma diventa sempre più importante mantenere un vantaggio competitivo derivante dall’eccellenza professionale che si riflette nella qualità del prodotto. Non secondario risulta, poi, la considerazione delle peculiarità normative relative all’ambito farmaceutico, così come quelle che riguardano l’erogazione di servizi sanitari. Proprio in questo senso il marketing farmaceutico e quello dei servizi sanitari risultano due aspetti intrecciati tra loro, il cui primo e fondamentale obiettivo deve comunque essere quello di una comunicazione efficace e corretta con l’utente, oggi in grado di informarsi in modo diretto, ma anche di fornire feedback rispetto ai servizi ricevuti e ai prodotti acquistati. La necessità di una valutazione dei dati e della creazione di conversazioni intorno al prodotto diventa tanto più importante quanto più cresce il mercato potenziale a disposizione delle aziende farmaceutiche e sanitarie. 

Infine, il data scientist elabora e revisiona le richieste di dati sanitari per l’inclusione in set di dati aggregati. Conduce analisi pratiche di dati, come l’identificazione di anomalie e l’individuazione dei driver dei costi sanitari futuri. Garantisce che tutto il codice utilizzato nei processi correlati sia organizzato in modo logico, efficiente e ben documentato. Di solito ha una laurea in Matematica, Statistica, Informatica o settore correlato. Grazie alla conoscenza approfondita del business, il data scientist individua e accede alle fonti di dati in grado di sostenere e sviluppare un determinato processo aziendale. Sceglie metodi e modelli efficaci per guidare le scelte strategiche aziendali, sviluppa linee di evoluzione e piani operativi. Deve avere generalmente conoscenze del mercato dei propri clienti, avere competenze informatiche ed esperienza in progetti. Occorre che sappia creare e maneggiare modelli matematici, che sia un esperto di big data e di business intelligence per saper condurre progetti che abbiano un’importante incidenza nel business del cliente. Deve dunque avere conoscenze informatiche: linguaggio di interrogazione Sql, strumenti nelle Etl (Extract, Transform, Load), linguaggi di scripting quali: Bash, Php, Perl, Python e la conoscenza delle piattaforme di data management. Il data scientist riporta al responsabile delle strategie/controller in aziende di grandi dimensioni, al responsabile del business/controller in aziende di medie dimensioni, al direttore generale nelle Pmi.