Ottime opportunità per le figure esperte in tecnologia Blockchain
Cresce il numero delle aziende che scelgono le soluzioni digitali per garantire la tracciabilità dei prodotti a tutela della loro qualità. Tra le tecnologie più utilizzate rientra la blockchain che ha conosciuto un vero e proprio boom. Un esempio viene da Apio, startup italiana che ha recentemente lanciato Trusty, la piattaforma blockchain per le aziende del comparto agroalimentare e strumento di comunicazione che rafforza il legame tra imprese e consumatori, a partire da un QR Code. L’idea è nata recentemente da un gruppo di studenti universitari, tra cui anche Lorenzo Di Berardino, Ceo e co-fondatore di Apio, classe 1990, abruzzese. Prima di fondare Apio, Lorenzo ha studiato per tre anni Ingegneria Informatica all’Università Politecnica delle Marche e ha lavorato come freelance sui temi di digitalizzazione e web marketing.
“Il 60% delle aziende nel settore agroalimentare decide di sviluppare progetti in ambito digitale per aprire un canale di comunicazione nuovo con il consumatore”, spiega Lorenzo Di Berardino. “Trusty nasce proprio per dare una risposta a questa esigenza e, al tempo stesso, dal desiderio di rendere fruibili a tutti questi strumenti tecnologici“. “Rispetto alle altre piattaforme blockchain, l’iscrizione del prodotto alla piattaforma Trusty è, infatti, gratuita, come tutte le funzioni che permettono di tracciarlo. Sono a pagamento una serie di funzionalità ulteriori che consentono di automatizzare l’inserimento dei dati”, aggiunge Di Berardino.
Trusty è realizzata in collaborazione con Var Group che utilizza diverse tecnologie blockchain, tra cui anche uno dei network principali nel mercato agroalimentare, ovvero IBM Food Trust. L’obiettivo principale è quello di offrire uno strumento alla portata di tutti. Trusty inoltre permette alle aziende di utilizzare diverse tecnologie blockchain, come Bitcoin, Ethereum, Hyperledger Fabric
“Uno dei pensieri più erroneamente diffusi è che la blockchain sia una piattaforma che sostituisce i sistemi di certificazione delle informazioni – conclude Lorenzo Di Berardino – Questa tecnologia è invece uno strumento di condivisione di informazioni che ne amplificano la portata, rendendole accessibili al grande pubblico e creando un canale sicuro del quale tutte le aziende possono servirsi per scambiare informazioni. Per le piccole e media imprese del settore agroalimentare scegliere, dunque, una tecnologia blockchain può davvero trasformarsi in un vantaggio competitivo perché, rafforzando l’identità del brand, aiuta il consumatore a scegliere consapevolmente il prodotto di quel marchio“.
Oltre che al servizio dell’industria 4.0, l’IoT di Apio trova sbocchi anche nelle smart city e nello smart building, proponendo soluzioni che creano connessioni tra le persone, permettono di lavorare da remoto e, in generale, rendono più agile la vita di tutti i giorni. La start-up italiana ha quindi deciso di lanciarsi in un progetto verticale per le aziende del settore food perché sono tra le più attente a creare un legame con il cliente finale. La blockchain diventa quindi il ponte che permette di trasmettere all’utente finale tutto questo bagaglio di informazioni.