News

Notizie di economia e lavoro

News
Opportunità lavorative

Si cercano professionisti della sostenibilità

Crescono le richieste di professionisti della sostenibilità. L’Head of ESG (Environmental, Social e Governance)  sarà sicuramente una delle figure che avrà maggiori opportunità nei prossimi anni, ed anche quella che più velocemente sta evolvendo verso un ruolo sempre più strategico-finanziario, piuttosto che comunicativo.
Secondo le stime di PageGroup – società di recruiting – si registrerà, nel corso del 2022, un incremento di oltre il 50% delle richieste.
Principali responsabilità:
Lavora a fianco del CEO/Direttore generale, del Consiglio di amministrazione e del team dirigenziale per definire la strategia di sostenibilità aziendale;
Gestisce e ottimizza la strategia finanziaria e gli investimenti al fine di massimizzare l’impatto dei progetti aziendali in termini di sostenibilità;
Migliora le politiche ESG correnti grazie alla conoscenza dei contesti normativi;
Dialoga costantemente con attori esterni per mantenere il posizionamento strategico dell’immagine aziendale in termini di ESG.

Competenze trasversali:
Visione strategica dello sviluppo sostenibile a livello di business, ma anche finanziario e sociale;
Capacità relazionali in un ambiente multiculturale e internazionale;
Approccio pratico/analitico alla definizione di roadmap e nuovi processi aziendali;
Capacità di prendere decisioni importanti e difficili sotto pressione;
Creatività nel presentare idee e iniziative.

“Il ruolo del Responsabile ESG – precisa Guido Caleca, Associate Partner e Referente dell’area Transizione Ecologica di Page Executive – si sta trasformando da un profilo di Affari Istituzionali e Comunicazione a un manager di estrazione finanziaria e strategica, capace di gestire investimenti e promuovere azioni concrete, in base alle linee guide degli stakeholder”.

Oltre al Responsabile ESG, stanno emergendo altri professionisti della sostenibilità.

Head of Sustainability: sviluppa gli aspetti di sostenibilità in tutti i processi dell’azienda, diretti e indiretti a livello normativo/di compliance ma anche tecnico/energetico;
CO2 Reduction Manager: si tratta di un profilo tecnico che ha una responsabilità cross funcional e l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di aziende produttive (con azioni dirette o indirette);
Hydrogen Business Development Manager: manager che abbia visione strategica e conoscenza della catena del valore dell’idrogeno, skill indispensabili per lanciare nuovi progetti sostenibili;
Energy Transition Manager è responsabile di tutti gli aspetti di sviluppo business delle nuove frontiere energetiche: idrogeno, biogas/biofuels, carbon capture, storage.
Responsabile Diversity, Inclusion & Wellbeing: è responsabile dell’implementazione delle politiche di D&I;

“Le fasce retributive di queste figure – conclude Guido Caleca – sono in ascesa. Se fino ad oggi si trattava per lo più di figure di middle management, oggi non di rado questi ruoli sono rivestiti da dirigenti, che possono raggiungere facilmente retribuzioni superiori ai 100.000 euro annui”.
Tutte queste professioni hanno il compito di perseguire i propri scopi sempre restando allineati alla mission di sostenibilità formulata dal Responsabile ESG. Pur essendo tutti profili in continua evoluzione, ci sono attualmente alcuni background che vengono preferiti rispetto ad altri, soprattutto in base alla tipologia di azienda:

Affari aziendali
Comunicazione
Legale e conformità
Strategia e investimenti
Risorse umane
Ambiente, salute e sicurezza
R&S (Ricerca&Sviluppo) e sviluppo del prodotto