Lavoro, piani per le assunzioni ridotti
Da un’analisi di Linkedin emerge un’incertezza per il futuro che si sta già traducendo in decisioni concrete da parte delle aziende, con un forte impatto sul mercato del lavoro e sulla vita dei dipendenti. In Italia, il 34% delle aziende ha già ridimensionato i propri piani per le assunzioni (contro il 29% in Europa) e il 25% le ha completamente bloccate. Il 27% delle imprese – un dato sopra la media europea di 2 punti – ha già ridotto anche i fondi allocati per la formazione e per la creazione di nuove opportunità professionali per i propri dipendenti.
Dal ramo italiano dell’indagine commissionata da LinkedIn, emergono alcune principali aree di preoccupazione per le aziende nei confronti dei propri dipendenti. E anche alcune contraddizioni, soprattutto per quanto riguarda la visione dei leader rispetto alla flessibilità e al lavoro da remoto: mentre il 71% dei C-level intervistati si dice convinto che queste conquiste ottenute in pandemia siano destinate a rimanere valide nel tempo, il 60% è preoccupato per una loro probabile riduzione – con ricadute negative sull’equilibrio tra vita professionale e privata e sulla motivazione dei dipendenti. E il 36% delle aziende ha già programmato una riduzione delle modalità di lavoro flessibili e ibride.