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Boom di richieste di profili in ambito cloud

Tutte le grandi aziende del mondo dell’Information Technology si sono mosse in direzione del Cloud per diventare fornitori di questi servizi, altre aziende hanno scelto di amministrare quello che viene proposto dai grandi provider, customizzando e configurando l’offerta con l’aggiunta di software ad hoc. Il vero cambiamento, tuttavia, dovrebbe essere al livello delle medie e piccole imprese che potrebbero vedere alla loro portata strumenti che prima erano a disposizione solo delle aziende più ricche. Questa tecnologia dunque rappresenta una leva strategica per lo sviluppo delle singole imprese e per la ripresa dell’economia nazionale e mondiale, in quanto accelera i processi di crescita di aziende di ogni dimensione, operanti in qualsiasi settore e area geografica, rendendo disponibili soluzioni tecnologiche evolute a costi contenuti e con modelli a consumo.

Talvolta si tende ad attribuire al Cloud Computing la responsabilità di contribuire alla contrazione dei posti di lavoro, mentre in realtà favorisce la nascita di nuove figure professionali, poiché si tratta di una tecnologia capace di dare impulso all’innovazione e di generare nuove competenze in tutto il mondo

Così come avvenuto in altri ambiti nel corso della storia del lavoro, a livello locale e globale, il progresso porta sempre ad un rinnovamento delle professioni e si assiste da sempre alla scomparsa di alcune mansioni e alla comparsa di nuove figure professionali. Naturalmente questa tecnologia implica lo sviluppo di nuove expertise e professionalità, in quanto permette di allocare risorse a progetti più innovativi, liberando per esempio gli operatori di information technology dai vincoli legati al modello client-server. I vantaggi di economicità, flessibilità ed immediatezza offerti da questo sistema portano le imprese italiane a ridefinire modelli, strategie e dinamiche di business, innescando un circolo virtuoso di crescita delle competenze e delle eccellenze. In questo scenario le aziende ricercano nuove professionalità specializzate e, in parallelo, attuano programmi di formazione specifici per le proprie risorse e per poter sviluppare la preparazione e le competenze necessarie a lavorare in una logica Cloud. Questo modello di business, quindi, sta richiedendo nuove professionalità altamente versatili che sappiano massimizzare tutti i vantaggi offerti da questa tecnologia. Le principali competenze necessarie per chi implementa questi servizi sono legate all’ambito infrastrutturale di database e capacità di virtualizzazione dei Data Center, ma anche da progetti complessi di migrazione delle applicazioni su modello Cloud. In generale, gli imprenditori avranno bisogno di nuove risorse più “tecniche” caratterizzate da stipendi superiori alla media.

 Cloud specialist, systems engineer, lead software developer, cloud architect. Sono queste le professioni più richieste che ruotano intorno al mondo del Cloud Computing. Il ruolo del cloud specialist mette a disposizione competenze di progettazione, di ingegneria e di risoluzione dei problemi dell’ambiente Cloud, collabora con i project manager e gli ingegneri per assicurare che le best practices informatiche siano seguite ed applicate a questa nuova soluzione.

Il systems engineer supporta le attività di transizione dei servizi ad un ambiente di Cloud Computing. Il suo lavoro include lo sviluppo della strategia, la stima della sua adeguatezza e un piano a 3-5 anni di valutazione per un ambiente che comprende programmi di sicurezza che siano safety-critical (alta affidabilità, sicurezza e livelli di prestazione). Forti abilità comunicative e motivazione sono i requisiti necessari per svolgere questa professione.

Il lead software developer – cloud computing focused – è una posizione indicata per chi è motivato nello sviluppo di applicazioni ad alto valore di business: utilizza le sue capacità nelle tecnologie emergenti per progettare e sviluppare la prossima generazione di software. E’ esperto in tecnologie utilizzate in piattaforme Cloud based, come SalesForce.com, Azure, Google e Amazon.

Un’altra figura richiesta è il cloud architect: questo è un ruolo tecnico che deve lavorare con i clienti principali e potenziali, aiutandoli a progettare soluzioni corrette. Le sue responsabilità principali includono la progettazione e l’architettura di soluzioni Cloud based innovative e pratiche per i clienti. Questo profilo definisce la roadmap per l’adozione di questo sistema; interagisce con il Cio/Cto del cliente e i loro team di progetto. Infine, tra i ruoli gettonati in questo settore, c’è anche il cloud alliance manager, un ruolo che ha una visione complessiva della gestione della partnership con il fornitore di questi nuovi servizi che viene effettuata attraverso lo sviluppo ed attuazione di programmi di marketing sostenuti dallo sviluppo di strategie competitive rispetto ai fornitori, prezzi e soluzioni.

 Il Cloud Computing è quindi un mercato in movimento che si sta evolvendo verso l’idea di innovazione tecnologica, non vista come prodotto, ma come ‘servizio’ abilitante a nuove opportunità e modelli di business. Tra gli elementi che permettono una diffusione di queste tecnologie rientrano: l’investimento in una banda larga sempre più capillare sul territorio, la sicurezza nella gestione dei dati sensibili a livello internazionale e la definizione di standard e regole per l’interoperabilità di queste soluzioni. I mercati più sensibili a questa innovazione sono la Cina e l’India dove le aziende, non avendo fatto forti investimenti sulla tecnologia precedente, sono maggiormente disposti a sfruttare questa tendenza.

Il sempre maggior interesse verso le tematiche Cloud sta quindi cambiando le professionalità all’interno del mondo dell’Information Technology. Si richiedono sempre più più manager capaci di gestire progetti, piuttosto che professionisti specializzati nello sviluppo di applicazioni. Il Cloud Computing è una soluzione conveniente in quanto i  dati, software e servizi possono essere separati dal server aziendale o dal pc personale per essere depositati all’esterno, in enormi data center appositi, accessibili via internet, rinunciando a chiavette Usb e dispositivi mobili, risparmiando quindi spazio, viaggiando leggeri, e creando archivi raggiungibili in qualunque momento. Questa soluzione non è solo una scelta di una piattaforma, ma anche, e soprattutto, ridisegno dei processi aziendali, ripensamento dei compiti e delle attività, scelte di outsourcing, cambiamenti organizzativi. Con questa tecnologia, in azienda ogni dipendente potrà accedere in ogni momento e in ogni luogo al proprio terminale  e dunque non servirà più un vero e proprio computer: attraverso un browser abilitato, si può avere accesso a tutti i programmi e dati che servono per lavorare e tutto il lavoro sarà quindi sincronizzato sui server del fornitore del servizio.