Sempre più CFO diventano CEO
di Maurizio Quarta, managing partner di Temporary Management & Capital Advisors
Il CFO sempre più protagonista: ogni 100 progetti di temporary management il 21% riguarda questa figura. Seguono, in un intorno del 16%, DG/CEO e Direttori Operations (COO), con la Direzione HR all’11%. A livelli bassissimi (1% circa) Direttori Marketing e Direttori Comunicazione. Dal punto di vista geografico, va rilevato come in Europa la richiesta di COO e di Direttori HR sia più elevata che in altre aree.
Questi i dati dell’indagine promossa dall’INSTITUTO EMPRESARIAL DE INTERIM MANAGEMENT spagnolo – ente non profit che ha tra i suoi fini la promozione del temporary management – e realizzata grazie alla collaborazione di tre dei più importanti gruppi/reti a livello mondiale: “EIM Group“, “Globalise – The Global Interim Management Group” e “Senior Management Worldwide (SMW)“, gruppo di cui fa parte la mia società.
Lo studio internazionale mira a capire opinioni e percezioni delle principali società nel mondo con particolare riguardo ai fattori che influiscono sullo sviluppo di questo mercato nei rispettivi paesi. L’indagine ha interessato 50 paesi in Europa, America, Asia e Oceania.
Sempre più CFO diventano CEO
E’ un dato acquisito che molti CFO evolvano quasi naturalmente a posizioni di CEO: questo avviene perché il ruolo del CFO sta progressivamente mutando, grazie ad un allargamento delle aree di responsabilità, all’acquisizione di nuove competenze e alla conseguente maggiore interazione con le altre funzioni di vertice.
La finanza diviene sempre più digitale e induce cambiamenti profondi nei modelli di business, mentre l’adozione di modelli ESG richiede un approccio e un coinvolgimento meno specialistico, più interdisciplinare e pervasivo in tutte le aree aziendali.
L’esposizione a tematiche molto più ampie rispetto al passato ne fanno quindi spesso un candidato quasi naturale per assumere la guida di aziende complesse.