Sanita’: crescono le richieste di figure in ambito AI
Crescono le opportunità lavorative per le figure in ambito tecnologico (intelligenza artificiale) nel settore sanitario.
“L’intelligenza artificiale – precisa Silvia Movio, Director di Hunters, brand di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale – ha un potenziale enorme in sanità. Basti pensare, ad esempio, alla possibilità di ottenere informazioni puntuali e veloci, ma anche di effettuare analisi e comparazioni, osservando tempestivamente eventuali problemi o incoerenze. Non solo: l’AI potrebbe eliminare più dell’80% degli errori e, potenzialmente, salvare più di 200.000 vite ogni anno. Questo, inevitabilmente, ha anche un risvolto in termini di opportunità professionale, in particolare per figure come l’analista di dati sanitari (conosciuto anche come l’healthcare data analyst) oppure l’esperto di deep learning”.
I recenti progressi nel campo del machine learning destinato all’addestramento di algoritmi hanno permesso di ampliare gli scenari di utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario. Gli avanzamenti nell’ambito dell’apprendimento automatico rivestono un ruolo di fondamentale importanza nella trasformazione e modernizzazione del settore sanitario, progressi che hanno un impatto significativo non solo sulla cura dei pazienti, perché permettono a medici e personale interessato di diagnosticare le malattie e fornire un piano terapeutico in maniera più accurata, ma anche sul lavoro degli amministratori, perché consentono loro di distribuire le risorse mediche in maniera precisa e puntuale.
Il valore economico dell’AI in sanità. Si calcola che, entro il 2030, il mercato globale dell’Intelligenza Artificiale nel settore sanitario arriverà a toccare quota 188 miliardi di dollari. Da sottolineare, inoltre, una grande riduzione dei costi legati alle riammissioni che ammontano a 16 miliardi di dollari e un monitoraggio più efficiente nelle terapie intensive, con un risparmio di circa 320.000 dollari per singolo posto letto.