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Temporary management

Nasce una rete europea di temporary manager

 

 

di Gianpiero Brozzi

Al III congresso di AIME, l’associazione spagnola dei temporary manager,  è stata presentata INIMA, la rete internazionale che aggrega le diverse realtà associative nazionali.

Flessibilità e leadership in un nuovo scenario”, il titolo del III Congresso di AIME, il cui obiettivo principale era sensibilizzare gli imprenditori, specie quelli più piccoli, sugli strumenti più adatti ad affrontare l’attuale crisi pandemica, tra i quali particolare rilevanza è stata data alle competenze che manager di elevata capacità e seniority possono apportare per gestire situazioni complesse.

Sul tema sono intervenuti i diversi attori, pubblici e privati, interessati ad uno sviluppo organico dell’imprenditoria spagnola.

La titolare del Ministero dell’IndustriaCommercio e Turismo, Reyes Maroto, ha sottolineato “la necessità delle imprese di poter fare affidamento su manager di grande esperienza che possano supportarle per affrontare le sfide che una situazione straordinaria come quella delle diverse fasi dell’emergenza COVID impone e affiancarle nelle trasformazioni dei modelli di business richieste. Ricorrere ad un progetto di temporary management (di seguito TM) può certamente essere di grande aiuto”.
Da parte sua, il Direttore di Industria e PMI, Galo Gutiérrez, ha evidenziato come le tendenze in atto a seguito della crisi, ovvero:
  • incremento degli acquisti da casa;
  • transazioni contactless;
  • digitalizzazione (es. commercio online, telemedicina, automatizzazione del lavoro, smart working)
  • revisione delle catene del valore,

richiedano competenze di gestione che molte imprese non hanno e che possono essere apportate da un temporary manager.

Secondo la Confederazione Spagnola delle Organizzazioni Imprenditoriali (CEOE) la durata della crisi sarà maggiore di quanto previsto finora. La pandemia ha riproposto con maggiore evidenza le debolezze strutturali del sistema economico spagnolo, a partire dall’alto livello di indebitamento pubblico.

Altro aspetto di debolezza strutturale è l’elevato tasso di disoccupazione, che castra la capacità competitiva ed ha conseguenze negative sul capitale umano ed imprenditoriale. In CEOE considerano necessaria l’implementazione di politiche che ridiano vigore a questa capacità strategica in modo da migliorare la competitività dell’intero sistema produttivo.

Tuttavia, l’aspetto più importante è il ridotto dinamismo del livello di produttività dell’economia. La sua crescita è troppo bassa in comparazione con altre economie europee. Per questo motivo, promuovono che l’investimento degli aiuti europei vadano destinati a quei progetti che provochino una crescita della competitività e della efficienza.

Secondo il Foment del Treball Nacional (Promozione del Lavoro Nazionale), principale associazione della Catalogna e la più antica di Spagna, le azioni intraprese dal Governo per combattere gli effetti della crisi vanno in direzione contraria rispetto ai bisogni reali delle imprese. In particolare, vengono messe sotto accusa alcune condizioni accessorie che vincolano la possibilità per le aziende di ricorrere allo strumento dell’ERTE (la Cassa Integrazione Temporale), come ad esempio l’obbligo di mantenere i livelli di impiego per i 6 mesi successivi alla fine della cassa integrazione piuttosto che la proibizione di ricorrere a nuove esternalizzazioni o negoziare nuove contrattazioni durante questo periodo.

Secondo il Foment si tratta di una serie di limitazioni al potere decisionale delle aziende di fronte ai cambiamenti che sono necessari in ogni realtà aziendale, che porteranno in futuro alla chiusura definitiva di molte imprese.

Il TM, specie per le PMI, è uno strumento attraverso il quale le imprese possono dotarsi di capacità di gestione in contesti straordinari per poter riorganizzarsi o reinventarsi per superare la crisi.

Sempre secondo Foment, la legislazione del lavoro in Spagna si caratterizza per una eccessiva rigidità. Governo e parti sociali dovrebbero essere in grado di risolvere questa lacuna, ricordando che la flessibilità è proprio una delle caratteristiche principali di un intervento di TM.

Un altro dato rilevante da considerare è che, in Spagna, il 50% delle imprese di nuova creazione non supera i 2 anni di vita. Questo si deve probabilmente ad una inadeguatezza di gestione dovuta alla mancanza delle competenze necessarie da parte degli imprenditori in aspetti vitali nella conduzione di un’azienda. È pertanto indispensabile che gli imprenditori sappiano circondarsi in ogni momento di persone esperte capaci di risolvere le tematiche che devono affrontare, non solamente nei momenti di crisi, ma anche nei momenti iniziali in cui una chiara visione del modello aziendale è critica per il successo futuro dell’impresa.

Infine, per Foment è necessario riorientare il sistema remunerativo verso una maggiore variabilità legata ad obiettivi di produttività. Questo riorientamento, che si sta verificando ma troppo lentamente, vede nell’utilizzo del TM un altro fattore di vantaggio, dato che i compensi dei manager sono spesso legati a obiettivi e risultai raggiunti.

Secondo le società di servizi di TM (i cosiddetti service provider) il Covid ha avuto un ruolo di catalizzatore nel portare alla luce le inefficienze delle organizzazioni e la conseguente necessità di rivolgersi a manager capaci di affrontare le trasformazioni che impone un mercato instabile. Si presenta quindi un’opportunità validissima per consolidare il mercato del TM in Spagna, indipendentemente dal fatto le aziende “si approvvigionino” di manager attraverso contatti e contratti diretti con i professionisti o che usufruiscano dell’intermediazione dei Service Provider.

Un tema rilevante per mercato spagnolo, dovuto proprio al suo stato evolutivo attuale, è il fatto che, nell’ambito i decision maker aziendali tendono ancora a confondere il TM con la consulenza. Sono state ancora una volta ribadite le differenze fra le due figure, sottolineandone la complementarietà nell’ambito strategico aziendale.

Dalle aziende clienti/utilizzatrici di TM sono stati evidenziati in particolare due plus dello strumento: la focalizzazione sugli obiettivi senza le distrazioni dovute alla gestione della quotidianità e la terzietà/indipendenza dei manager che possono lavorare senza condizionamenti e con assoluta neutralità. Questo si traduce in una maggiore efficacia ed efficienza del TM nel raggiungimento degli obiettivi per i quali i manager sono stati ingaggiati.

Lancio di INIMA International Network of Interim Management Associations

 

La novità forse più significativa dell’evento spagnolo è stata la presentazione del network che alcune delle principali associazioni internazionali di TM stanno creando, chiamato INIMA, a sottolineare la caratteristica globale, o perlomeno europea, di questa tipologia di servizio.

Erano presenti le associazioni che sono parte del direttivo: Leading Network (Italia), Stowarzyszenie Interim Manager (Polonia), IIM Institute of Interim Management (Gran Bretagna), Dachgesellschaft Deutsches Interim Management (Germania), Verband Rheintaler Interim Manager (Liechtenstein) e Transition Management Certificate (AE-CMT) (Francia), oltre agli altri partner fondatori Dachverband Schweizer Interim Manager (Svizzera), Dachorganisation Österreichisches Interim Management (Austria) e naturalmente AIME (Spagna).

Sono stati presentati i principali obiettivi del network:
  • la formalizzazione di un canale di collaborazione fra le diverse associazioni nazionali partner del Network, attraverso il quale poter condividere best practice, prestare appoggio ed informazione a tutti gli stakeholder del mercato del TM, siano essi professionisti membri delle associazioni, Service Provider, o aziende potenziali clienti;
  • l’armonizzazione del Codice di Condotta delle associazioni partner e, conseguentemente, dei loro membri;
  • l’armonizzazione delle indagini di mercato svolte da ciascuna associazione partner sui rispettivi mercati nazionali, in modo da poter pubblicare un’analisi del mercato internazionale del TM;
  • facilitare la collaborazione internazionale fra i membri delle associazioni partner.

Un fattore importante che le associazioni hanno voluto evidenziare è che il Network è stato creato da professionisti del TM per i professionisti che svolgono questa attività, per cui tutte le azioni che svolgerà l’INIMA hanno come ottica di partenza e obiettivo finale il beneficio dei professionisti membri delle associazioni partner.

Nel corso di questa tavola rotonda, si è potuto inoltre dare una breve occhiata allo stato del mercato di TM nei diversi paesi, e quali sono stati gli effetti della pandemia sull’evoluzione di questi mercati.

Interessanti sono stati, ad esempio, i risultati dell’indagine svolta dall’associazione tedesca, e chiusa nello scorso mese di ottobre, che evidenziano come in un mercato maturo come quello tedesco, gli effetti della pandemia non hanno avuto se non una piccola influenza sul totale di progetti di TM in attivo nelle aziende. D’altra parte, com’era da prevedere, hanno preso maggior rilievo i progetti legati a ristrutturazione operativa e finanziaria delle aziende, dovute alla chiusura obbligata delle operazioni durante i mesi di confinamento e le conseguenze nel fatturato.

Nel mercato francese, tuttavia, si è verificata una diminuzione del numero dei progetti in esecuzione, secondo i dati ricavati durante la prima ondata della scorsa primavera, dovuta alla chiusura obbligata delle aziende. Inoltre, durante la prima metà di quest’anno si è registrato un accorciamento della durata dei progetti e un incremento della concorrenza, dovuto anche all’ingresso di nuovi professionisti sul mercato.