Medici, cresce il rientro in Italia dei talenti
Sono sempre di più i medici italiani che, dopo aver lavorato all’estero, decidono di rientrare.
“Non è una novità – precisa Giulia Ferrari, manager di Page Personnel (brand di PageGroup) – che i medici italiani scelgono di lasciare il nostro paese per trovare, nelle strutture ospedaliere al di fuori dei nostri confini, condizioni economiche e di bilanciamento vita professionale – vita privata migliori. Ma c’è un rovescio della medaglia che, in modo sempre più deciso, abbiamo iniziato a notare durante la pandemia e che non accenna a diminuire, anzi. Sono cresciute del 10%, infatti, le richieste di medici che, dopo aver lavorato all’estero, hanno iniziato a considerare anche offerte provenienti dalle strutture del nostro paese. Una cosa quasi impensabile soltanto 2 o 3 anni fa ma che ora, grazie agli sgravi fiscali per il rientro dei cervelli che rende le retribuzioni italiane più competitive ed interessanti, è diventata un’opportunità concreta”.
Retribuzioni più alte e miglioramento delle condizioni di lavoro: le armi per combattere la mancanza di medici. La fuga dei medici dai nostri ospedali è, purtroppo, un dato di fatto ma qualcosa sta cambiando. I professionisti di talento sono sempre più consapevoli del proprio valore e possono contare su un mercato più dinamico e agile. Questo porta le strutture private a ripensare le proprie strategie di attraction e in particolare quelle retributive. Oggi, infatti, sono maggiormente disposte a ritoccare verso l’alto le retribuzioni, anche del 30%, per attrarre i talenti all’interno del proprio organico