Job Hopping, fenomeno in crescita

Lo chiamano Job Hopping: è la tendenza a cambiare spesso lavoro per ottenere una migliore condizione lavorativa ed economica. Non ancora così diffuso in Italia, è un fenomeno in crescita che riguarda soprattutto Millennial e GenZ, come conferma un recente report di LinkedIn che ha registrato una media di 4,2 posti di lavoro tra Millennial e GenZ nei primi 10 anni della loro carriera.
Reverse, società internazionale di head hunting e Risorse Umane, ha analizzato il fenomeno sulla base dell’esperienza che ogni giorno vive con candidati e aziende, riscontrando che le imprese, che fino a poco tempo fa lo vedevano con sospetto, stanno imparando a sospendere il giudizio e a riconoscerlo come puramente generazionale.
“Alcuni mesi fa ho seguito una candidata della Generazione Z nell’ambito digital tech che aveva cambiato lavoro ogni due anni alla ricerca di una sempre maggiore crescita professionale – racconta Silvia Fiori, Executive di Reverse – Ho dovuto insistere con l’azienda affinché considerasse il suo profilo, poiché temevano che se ne sarebbe andata rapidamente in assenza di una veloce progressione di carriera. Recentemente invece, mi capita sempre più spesso che siano le aziende stesse a riconoscere che si tratta di un fenomeno generazionale e a sforzarsi di non giudicare un candidato sulla base del numero di posti di lavoro che ha inserito in curriculum”