Temporary manager: esce in libreria ‘Volare Digitale’
Di Maurizio Quarta
Il tema della trasformazione digitale si sta riproponendo in quest’ultimo periodo con particolare enfasi, anche alla luce delle significative risorse messe a disposizione dall’Europa per la sua realizzazione. Una delle aree più critiche e delicate in cui operare è certamente quella delle PMI e delle imprese di matrice familiare.
Come implementare il cambiamento in un contesto imprenditoriale è uno dei temi sviluppati da Maria Grazia De Angelis, partner di Roma di Temporary Management & Capital Advisors, nel suo ultimo libro “Volare Digitale – Governance e Competenze per una trasformazione senza confini”, pubblicato da NeP Edizioni.
In questo momento storico, in cui il nostro sistema paese dovrebbe essere capace di delineare piani di sviluppo per poter accedere “con merito” alle ingenti risorse economiche messe sul tavolo dall’Europa, i discorsi di molti esponenti della politica e anche del mondo imprenditoriale, sono pieni di continui riferimenti ai temi di Industria 4.0 e di trasformazione digitale. Molti, se non la maggior parte di questi riferimenti, soffrono però di una forte distorsione prospettica: si parla infatti tantissimo delle nuove professioni che le due ondate di cambiamento comporteranno e di come il sistema educativo deve strutturarsi per lavorare sulle nuove generazioni al fine di creare le nuove competenze richieste, ignorando molti aspetti gestionali che la digitalizzazione comporta. Ma la sfida per la maggioranza delle aziende non è essere digitali, come comunemente si pensa “la sfida, prima di tutto, è disporre di un capitale umano messo in grado di gestire la rivoluzione culturale che la digitalizzazione richiede. E’ vero che l’ ’Uomo è analogico mentre la tecnologia è digitale, ma non ci può essere innovazione tecnologica se prima non si investe in innovazione comportamentale e in cultura digitale. Se si continuerà a credere negli effetti miracolistici della tecnologia, dimenticando ancora una volta l’uomo, si corre il rischio di perpetuare uno dei più grandi e costosi equivoci aziendali del nostro tempo.”
Per questo l’autrice enfatizza le figure dell’E_Leader e del Temporary Management, come portatori in azienda, non solo della progettualità digitale, ma anche delle competenze necessarie a sviluppare condivisione, responsabilizzazione, fiducia e senso di appartenenza. La progettualità digitale, e non solo, è spesso carente nelle nostre PMI strutturalmente sotto-managerializzate ed il temporary management può rivelarsi lo strumento ideale per portare in casa, a costi certi le competenze necessarie.
Nel libro è possibile trovare risposte a domande: quali sfide impone ai singoli individui e alle aziende la digitalizzazione?. Quali le leve gestionali per trasformare il concetto di Digital Transformation in quello di Digital Evolution? E soprattutto: come evitare che la Trasformazione Digitale diventi Trasformismo Digitale? L’autrice afferma che per evitare che ciò avvenga è necessario in primis una valutazione attenta ed oggettiva dei rischi e dei benefici dei diversi percorsi di digitalizzazione possibili, evitando la facile trappola del “fare in fretta” e del privilegiare l’aspetto puramente tecnologico.
E’ un libro che, partendo dall’analisi del contesto attuale in continua evoluzione, guarda con coraggio ai motori del cambiamento, alle competenze del futuro e alle importanti trasformazioni che stanno pervadendo le organizzazioni, illustrando le leve gestionali necessarie per lo sviluppo delle capacità di adattamento al nuovo e per muoversi efficacemente, non solo nel mondo globalizzato , ma anche nel difficile e speciale rapporto con le profonde aspirazioni dell’uomo che nasce analogico e deve diventare digitale. Il messaggio che ne ricaviamo è che gestire relazioni è ben diverso da gestire contatti; avere una strategia di comunicazione è ben diverso dal creare un bellissimo sito web; acquisire followers attraverso i social è ben diverso da comunicare o costruire relazioni; smart working è ben diverso da lavoro a distanza.
Il libro si rivolge anche al mondo delle startup di matrice tech e ai giovani innovatori: all’autrice è stato conferito il Premio Nazionale ANGI 2020.