Safety manager, una figura chiave in tempi di emergenza sanitaria
di Robert Hassan
Sicurezza e chimico-farmaceutico i settori chiave in tempo di coronavirus. In questo periodo di emergenza, uno dei profili da valorizzare è infatti il safety manager, una figura preposta a fare rispettare le misure di sicurezza anti Covid e l’igiene in azienda.
“All’interno della nostra realtà aziendale abbiamo un ufficio safety, responsabile per i temi legati alla sicurezza e all’igiene, coordinato direttamente dal sottoscritto”, spiega Daniele Colli, safety manager e responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) di Unieuro. “L’attività è portata avanti e svolta in pieno coordinamento con tutte le funzioni aziendali, in particolare con quelle che prevedono la presenza fisica di lavoratori presso le sedi aziendali. Le persone preposte a fare rispettare le misure di sicurezza presso i nostri punti vendita sono invece gli store manager: si occupano del tema della sicurezza, monitorando quotidianamente la situazione e intervenendo proattivamente al fine di garantire a tutti i nostri lavoratori un ambiente di lavoro sicuro e ai nostri clienti uno spazio tranquillo. Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria abbiamo stilato procedure operative ad hoc. Queste consistono in particolare nell’implementazione delle necessarie precauzioni, nell’adozione della corretta distanza di sicurezza, nell’utilizzo delle mascherine, nella regolamentazione degli accessi della clientela, nell’attivazione di avvisi visivi e sonori, nella segnaletica a pavimento, nelle pulizie e, infine, nell’implementazione di procedure operative relative a presidi fissi di personale esterno, come i promoter o il servizio di vigilanza, di fornitori esterni, come l’impresa di pulizie o i manutentori”, aggiunge Daniele Colli.
Alcune soluzioni che le aziende della grande distribuzione stanno adottando in questa situazione di emergenza, in aggiunta rispetto alle misure di distanziamento, sono le attività preventive, come una maggiore e più frequente pulizia di casse, scaffali e carrelli con detergenti disinfettanti, la dotazione di guanti monouso e la distribuzione di disinfettanti per le mani all’interno dei propri negozi e, in alcuni casi, l’utilizzo di sistemi di sanificazione automatica dei carrelli attraverso postazioni innovative. Alcune misure ulteriori che alcune aziende hanno preso in considerazione potrebbero essere le installazioni di totem all’ingresso dei centri commerciali o attivare la modalità di spesa in modalità drive-in.
“L’area preposta a fare rispettare le misure di sicurezza è la direzione sicurezza e qualità da me presieduta, che già assicurava questo tipo di parametri in sede, nei punti vendita e nei depositi in tutta Italia”, osserva Pascal Quemeneur, direttore risk and compliance di Carrefour Italia. “Negli ultimi mesi, però, l’attenzione della squadra è stata fortemente rafforzata per l’implementazione di misure ad hoc per l’emergenza, sia per il lato sicurezza di dipendenti, clienti, fornitori e di tutte le società che lavorano per noi, sia per il lato igiene e sanificazione degli ambienti. Durante l’emergenza è stato creato un vero e proprio comitato di crisi, presieduto dai membri del comitato esecutivo, che si è occupato di gestire i cambiamenti, anticipare i rischi legati all’emergenza e comunicare le decisioni all’interno e all’esterno dell’azienda, definendo in primo luogo i target e, in secondo luogo, le risorse per raggiungerli. Il comitato è stato coordinato dalla direzione sicurezza e qualità. Solo grazie a questa sinergia lavorativa tra le direzioni è stato possibile preservare i nostri dipendenti di sede, di punto vendita e di deposito dal rischio contagio e garantire il pieno rispetto delle regole emanate in questi mesi, nonostante abbiano implicato costrizioni o limitazioni, garantendo sempre la business continuity. In circa 50 punti vendita a livello nazionale è disponibile l’app Qoda che consente al cliente di prendere il posto in una fila virtuale e presentarsi all’ingresso solo al momento di entrare: questa soluzione permette di limitare le file fuori dai supermercati, limitando gli assembramenti e migliorando la customer experience”, continua Pascal Quemeneur.
Per le aziende di dimensioni più piccole, talvolta, si ricorre a una figura esterna preposta a fare rispettare, a gestire e a decidere le misure di sicurezza anti Covid. Un esempio viene dal brand Talenti. “Garantiamo ai nostri lavoratori, oltre alle mascherine, guanti, sanificazione dei locali una volta a settimana, anche rilevazione della temperatura con termo-scanner all’ingresso delle zone magazzino, produzione e uffici”, spiega Edoardo Cameli, direttore commerciale del brand Talenti, specializzato in arredi outdoor.