Aziende a caccia di figure in ambito It
“Le figure per cui siamo più sollecitati si possono dividere in due grandi categorie: da un lato le figure numericamente più richieste, dall’altro quelle che stanno mostrando trend di sensibile crescita, allineati con quelli delle tecnologie emergenti a cui fanno riferimento”, spiega Federico Colacicchi managing partner di Techyon. “Rientrano nel primo gruppo tutte le figure legate allo sviluppo applicativo e web (back end, front end, full stack, iOS, Android…) nei più disparati linguaggi di programmazione e framework (Java, Javascript, PHP…). Fanno invece parte del secondo le figure legate agli ambiti tecnologici come Data Science, Intelligenza artificiale, Blockchain e soprattutto Cyber security”. ” La recente situazione di lockdown che abbiamo affrontato ha rafforzato ed esteso la domanda di figure legate alla Cyber security. Le imprese accelerano verso la digitalizzazione dei processi e verso il cloud, il che le rende sempre più oggetto di attacchi. Oltretutto il problema oggi riguarda non solo i grandi gruppi ma anche le PMI. Così sono sempre più richieste le figure esperte di sicurezza che garantiscono la business continuity, a qualsiasi livello di seniority: dal vertice del chief information security officer (CISO) fino alla base della piramide funzionale. Oltre a questo, proseguiamo con la tradizionale ricerca delle figure apicali nel settore IT, le quali non rappresentano più figure puramente tecniche, bensì veri e propri business partner, capaci di dialogare con tutti i dipartimenti aziendali e di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di business. La tendenza a considerare il professionista IT come un mero tecnico è ormai superata. Si riscontra infatti una tendenza all’ibridazione delle figure, ovvero alla coniugazione di know how tecnico e competenze relazionali, organizzative e manageriali (le cosiddette soft skill). Ciò lo si nota in particolare se si guarda all’evoluzione che ha subito la figura del CIO: sempre meno gestore dell’IT e sempre più manager ben dotato di soft skill. Oggi il CIO è un C-level a tutti gli effetti, ha un background di natura tecnica, dialoga e collabora con tutte le funzioni aziendali, si intende di bilanci e si inserisce molto spesso nei processi di selezione che toccano la sua area. Il CIO e, in generale, tutti gli esperti di Information Technology in ambito aziendale, sono una risorsa preziosa che contribuisce attivamente al mantenimento di alte performance e al raggiungimento degli obiettivi aziendali”, conclude il managing partner.