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Opportunità lavorative

Boom di offerte di lavoro online

Nel primo trimestre del 2021 sono cresciute le offerte di lavoro online in Italia, (+40% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 20% sul 2019).  Lo evidenzia il rapporto 2021 della Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con CRISP – Centro di Ricerca – Università di Milano Bicocca, sul lavoro sostenibile.

Da gennaio a marzo 2021 sono stati 156.064 gli annunci pubblicati nei principali siti web censiti dal Rapporto. È stato così toccato il record storico trimestrale. Dall’inizio del 2015 al marzo 2021 le offerte di lavoro su Internet sono state invece circa 2 milioni 650.000 (fonte dei dati: Wollybi – Burning Glass Europe srl, elaborazione dati Crisp).

Il 2020 ha registrato un calo del 5% degli annunci, concentrato nel primo semestre dell’anno, mentre nella seconda metà si è registrata una netta ripresa.

“Gli annunci su Internet sono ormai diventati il canale principale di offerte di lavoro e confermano la ripresa nel Paese”, osserva Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, “Ci attendiamo un deciso impulso dalla graduale riapertura delle attività e dall’avvio del piano nazionale di ripresa e resilienza”.

La ricerca della Fondazione per la Sussidiarietà e del Crisp conferma il divario geografico nella vitalità del mercato del lavoro. Nel 2020 quasi tre quarti delle posizioni ricercate su Internet provengono dal nord (74%), il 15% dal centro e solo l’11% dal sud.
Fra i settori la parte del leone la fa il manifatturiero ha originato un terzo degli annunci (32,7%), seguito da attività professionali, amministrative, tecniche e servizi di supporto (24,7%) e dal commercio (11,9%).

Nella prima parte del 2020, il picco della pandemia ha causato una contrazione nelle ricerche di personale su Internet che ha coinvolto tutte le figure professionali. Il crollo maggiore è stato registrato per le posizioni dei dirigenti quasi dimezzate. Cali intorno al 25% hanno colpito le professioni delle aree sistemi informatici, contabilità, amministrazione del personale, sistemi informativi, progettazione, ricerca e sviluppo.
Nella seconda parte del 2020, tuttavia, c’è stato un risveglio. Le offerte di lavoro nella produzione di beni e servizi hanno così chiuso l’anno con un incremento, intorno al 25%.