La funzione delle risorse umane tra nuove sfide e cambiamenti
In un mondo del lavoro di trasformazione e cambiamenti di epoca, gli HR oggi, definiti anche People Office, in una prospettiva moderna e in chiave evolutiva devono affrontare variegate attività. Queste le sfide quotidiane in 10 mansioni:
Analizzare i fabbisogni di azienda ed organizzazioni
Definire la cessazione dei rapporti di lavoro
Supervisionare gli aspetti normativi e amministrativi relativi alla gestione del personale.
Curare le relazioni industriali
Curare o supervisionare la stipula dei contratti.
Amministrare il personale (organizzare turni, ferie, occuparsi delle pratiche di infortunio, elaborare buste
paghe, controllo assenze e presenze, ecc.)
Valutare il rendimento del personale
Selezionare e recrutare il personale ( prendere visione delle candidature, analizzare i curricula, avere
colloqui con i candidati ecc.)
Definire i criteri e i programmi di sviluppo delle carriere
Coordinare la formazione del personale ( rilevare le necessità formative dei dipendenti, elaborare piani di
formazione, ecc)
Fonte indagine ISFOL- ISTAT sulle professioni)
Secondo l’ analisi trend top 2023 chi si occupa delle risorse umane è indietro nella qualità della cura delle
relazioni.
Quali sono le cause e quali i rimedi?
Un management che non riconosce la centralità e la gestione delle scelte decisionali inerenti la gestione del
personale, generando una mancanza di condivisione con l’HR Specialist prettamente People Office , non
riconoscendo e valorizzando la professione del HR Specialist come People Strategy e People Care, non
permettono di poter dialogare e confrontarsi con i reparti aziendali o della PA , pertanto i lavoratori sono
lasciati soli e non hanno quel punto di riferimento, proprio della funzione delle risorse umane.
Le dimissioni volontarie e di massa tra il personale dipendente e i collaboratori sono la punta di un iceberg di un corto circuito che sta alimentando scarsa fiducia e incertezza, questo sta avvenendo anche nelle multinazionali, nulla a che fare con i benefit e la settimana corta.
Inoltre secondo gli ultimi dati dell’ Osservatorio economico dell’ Inps non crescono le assunzioni e diminuisce la forza lavoro, aumentano i contratti ma si va verso la precarietà e non nella direzione di
organizzazioni stabili e questo il gap su cui bisognerà intervenire con autorevolezza.
Il management oggi si trova a un bivio in un era di globalizzazione e di crisi dei modelli organizzativi.C’e’ bisogno di diffondere una cultura organizzativa che deve coinvolgere gli attori e gli stake holders,
rimarcando l’importanza delle funzioni e dei processi di chi lavora a contatto con le risorse umane.
Bisogna fare networking come ad esempio sta promuovendo una delle Associazione di categoria professionali Formazione H24 che negli ultimi anni riconosciuta dalla L. 2013 del Mise con la qualifica
professionale di HR Specialist, ha inserito un elenco di professionisti abilitati e riconosciuti con l’acquisizione di competenze certificate, che possono essere di supporto alle organizzazioni che ne fanno
richiesta e tutelare i dipendenti e i collaboratori nell’esercizio della professione stimolante gratificante ma
sfidante e complessa anche in termini di responsabilità.
investire nello sviluppo delle risorse umane intese come persone e lavoratori che accrescono le organizzazioni con le loro abilità manuali, competenze tecniche, empatiche, sia nella manodopera che con l’
ingegno fisico e mentale, in un ottica che si basa sul rilancio della forza lavoro umana.
Questo sarà possibile pensarlo con il riconoscimento e la valorizzazione della nuova figura professionale
dell’ HR People Care, oltre il classico HR People Management, di cui da qui al prossimo anno verranno
formati anche giovani laureati e professionisti che vorranno specializzarsi con focus sul benessere
organizzativo e aziendale, questo sarà possibile farlo con l’introduzione di un Master professionalizzante
che permetterà di conseguire la certificazione di Epicode Specialist.
Naturalmente chi lavora nelle risorse umane, è in continuo aggiornamento sempre al passo con i tempi, ,
con sempre più nuove competenze di una generazione HR 4.0.
La tecnologia di oggi con i software Ats, e l’intelligenza artificiale va utilizzata con intelligenza e ci sono
risultati positivi e altri ad impatto negativo dove manca il lato e l’ approccio umano. Si assiste a uno
snellimento di alcune procedure amministrative e burocratiche, che cmq continua a non risolvere la
problematica della mole di lavoro, ma quello che preoccupa maggiormente e la mancanza di condivisione
nelle scelte organizzative e decisionali.
Già nel 2018, il rapporto di work place trend sosteneva che più del 40% dei dipendenti da remoto non si
sentono coinvolti nei processi aziendali, a livello strategico e professionale proprio a causa della mancanza
di contatto e comunicazione.
Perche’ non pensare a delle challenge, come un campus, una start-up aperto e inclusivo, con un manifesto
ideale su che tipo di mondo del lavoro immaginiamo, una forma ibrida tra lavoro in presenza e online da
realizzare con gli strumenti del co-working ,adottando un piano di comunicazione interna attraverso
percorsi di team building permanente e non temporaneo, , e dove cogliere le sfide guardando oltre se stessi
in una visione globale dal pensiero differente think different.
Analizzare i fabbisogni di azienda ed organizzazioni
Definire la cessazione dei rapporti di lavoro
Supervisionare gli aspetti normativi e amministrativi relativi alla gestione del personale.
Curare le relazioni industriali
Curare o supervisionare la stipula dei contratti.
Amministrare il personale (organizzare turni, ferie, occuparsi delle pratiche di infortunio, elaborare buste
paghe, controllo assenze e presenze, ecc.)
Valutare il rendimento del personale
Selezionare e recrutare il personale ( prendere visione delle candidature, analizzare i curricula, avere
colloqui con i candidati ecc.)
Definire i criteri e i programmi di sviluppo delle carriere
Coordinare la formazione del personale ( rilevare le necessità formative dei dipendenti, elaborare piani di
formazione, ecc)
Fonte indagine ISFOL- ISTAT sulle professioni)
Secondo l’ analisi trend top 2023 chi si occupa delle risorse umane è indietro nella qualità della cura delle
relazioni.
Quali sono le cause e quali i rimedi?
Un management che non riconosce la centralità e la gestione delle scelte decisionali inerenti la gestione del
personale, generando una mancanza di condivisione con l’HR Specialist prettamente People Office , non
riconoscendo e valorizzando la professione del HR Specialist come People Strategy e People Care, non
permettono di poter dialogare e confrontarsi con i reparti aziendali o della PA , pertanto i lavoratori sono
lasciati soli e non hanno quel punto di riferimento, proprio della funzione delle risorse umane.
Le dimissioni volontarie e di massa tra il personale dipendente e i collaboratori sono la punta di un iceberg di un corto circuito che sta alimentando scarsa fiducia e incertezza, questo sta avvenendo anche nelle multinazionali, nulla a che fare con i benefit e la settimana corta.
Inoltre secondo gli ultimi dati dell’ Osservatorio economico dell’ Inps non crescono le assunzioni e diminuisce la forza lavoro, aumentano i contratti ma si va verso la precarietà e non nella direzione di
organizzazioni stabili e questo il gap su cui bisognerà intervenire con autorevolezza.
Il management oggi si trova a un bivio in un era di globalizzazione e di crisi dei modelli organizzativi.C’e’ bisogno di diffondere una cultura organizzativa che deve coinvolgere gli attori e gli stake holders,
rimarcando l’importanza delle funzioni e dei processi di chi lavora a contatto con le risorse umane.
Bisogna fare networking come ad esempio sta promuovendo una delle Associazione di categoria professionali Formazione H24 che negli ultimi anni riconosciuta dalla L. 2013 del Mise con la qualifica
professionale di HR Specialist, ha inserito un elenco di professionisti abilitati e riconosciuti con l’acquisizione di competenze certificate, che possono essere di supporto alle organizzazioni che ne fanno
richiesta e tutelare i dipendenti e i collaboratori nell’esercizio della professione stimolante gratificante ma
sfidante e complessa anche in termini di responsabilità.
investire nello sviluppo delle risorse umane intese come persone e lavoratori che accrescono le organizzazioni con le loro abilità manuali, competenze tecniche, empatiche, sia nella manodopera che con l’
ingegno fisico e mentale, in un ottica che si basa sul rilancio della forza lavoro umana.
Questo sarà possibile pensarlo con il riconoscimento e la valorizzazione della nuova figura professionale
dell’ HR People Care, oltre il classico HR People Management, di cui da qui al prossimo anno verranno
formati anche giovani laureati e professionisti che vorranno specializzarsi con focus sul benessere
organizzativo e aziendale, questo sarà possibile farlo con l’introduzione di un Master professionalizzante
che permetterà di conseguire la certificazione di Epicode Specialist.
Naturalmente chi lavora nelle risorse umane, è in continuo aggiornamento sempre al passo con i tempi, ,
con sempre più nuove competenze di una generazione HR 4.0.
La tecnologia di oggi con i software Ats, e l’intelligenza artificiale va utilizzata con intelligenza e ci sono
risultati positivi e altri ad impatto negativo dove manca il lato e l’ approccio umano. Si assiste a uno
snellimento di alcune procedure amministrative e burocratiche, che cmq continua a non risolvere la
problematica della mole di lavoro, ma quello che preoccupa maggiormente e la mancanza di condivisione
nelle scelte organizzative e decisionali.
Già nel 2018, il rapporto di work place trend sosteneva che più del 40% dei dipendenti da remoto non si
sentono coinvolti nei processi aziendali, a livello strategico e professionale proprio a causa della mancanza
di contatto e comunicazione.
Perche’ non pensare a delle challenge, come un campus, una start-up aperto e inclusivo, con un manifesto
ideale su che tipo di mondo del lavoro immaginiamo, una forma ibrida tra lavoro in presenza e online da
realizzare con gli strumenti del co-working ,adottando un piano di comunicazione interna attraverso
percorsi di team building permanente e non temporaneo, , e dove cogliere le sfide guardando oltre se stessi
in una visione globale dal pensiero differente think different.
Domenico Saldutto, DS (larisorsaumana) HR Specialist