Solo il 16% delle aziende indica lo stipendio del candidato negli annunci
In Italia parlare di stipendio sembra essere ancora un tabù. Farlo a un colloquio, almeno fino a poco tempo fa, era considerato quasi un sacrilegio. Una caratteristica, quella italiana, che emerge anche dagli annunci di lavoro. Secondo gli ultimi dati di Indeed solo il 16% indica in maniera trasparente la RAL (retribuzione annua lorda) negli annunci postati sul portale.
La situazione è diversa nei Paesi europei vicini. In Germania, per esempio, il 25% degli annunci contiene informazioni sul salario. Situazione decisamente migliore in Francia, invece, dove quasi 6 annunci su 10 contengono dettagli sullo stipendio. In UK, la percentuale sale addirittura al 75%.
Gianluca Bonacchi, Senior Talent Strategy Advisor di Indeed Italia spiega “Non è insolito in Italia arrivare al colloquio con poche informazioni. Siamo meno abituati a discutere del salario di quanto non facciano i lavoratori in altri Paesi nel mondo, soprattutto quelli anglosassoni. Spesso temiamo di fare una brutta impressione al futuro datore di lavoro, ma non è così. Negoziare il proprio stipendio dimostra consapevolezza del proprio valore e dell’impegno che ci assume nei confronti dell’azienda per cui si vorrebbe lavorare”.
Negoziare il proprio stipendio, tuttavia, implica preparazione. Indeed ha provato a riassumere i 6 passaggi chiave: per riuscire a individuare una cifra che possa essere valida per entrambe le parti da un lato e per affrontare la discussione in modo costruttivo dall’altro.
- Raccogliere informazioni sullo stipendio mediamente offerto sul mercato per la posizione che si dovrà ricoprire, idealmente nella stessa città o in aree dal tenore di vita simile, così da avere chiaro un intervallo salariale di riferimento al quale si ambisce;
- Riflettere sul valore della propria figura in termini di esperienza e possibile contributo alla performance aziendale;
- Individuare quelle specificità che ci rendono un professionista unico, per rarità del titolo di studio, ad esempio, o per abilità non strettamente afferenti alla sfera professionale ma che possono essere utili per il lavoro in azienda;
- Nella trattativa è bene considerare anche i benefit, includendoli da subito nella negoziazione valutando anche eventuali aspetti legati all’organizzazione del lavoro (smart working o flessibilità oraria);
- Affrontare la negoziazione con apertura. Se l’offerta di base è soddisfacente ma si ambisce a una cifra leggermente più alta, si può controproporre un incremento salariale programmato, dopo un primo periodo di tempo predefinito;
- Mantenere sempre toni costruttivi, dimostrando interesse per l’azienda e per la relazione con chi si ha di fronte.