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Formazione

In aumento i lavoratori che si dimettono

Nel 2021 quasi 780mila lavoratori hanno deciso di lasciare volontariamente il proprio posto di lavoro. Un numero in crescita di 40mila rispetto all’anno precedente. Il fenomeno che abbiamo imparato a conoscere come Great Resignation può essere spiegato come la volontà di trovare un’occupazione più vicina alle aspettative e ai valori di ciascuno.

“C’è – dichiara Marcello Ricotti, CEO di Ariadne Group – un elemento che ritengo fondamentale per limitare il flusso di dimissioni e vincere le sfide del futuro, in un mercato sempre più complesso, competitivo e dinamico: la formazione. Un elemento indispensabile per fidelizzare e motivare le risorse, per il re-skilling del personale addetto a nuove mansioni o per aggiornare i vari team (e non solo chi si occupa di vendite) sui servizi e prodotti. Il digital learning mai come oggi offre opportunità quasi illimitate, ma non bastano le tecnologie: servono competenze altamente sviluppate perché il digital learning non può essere ridotto al concetto di formazione online”.

I benefici della formazione. Puntare sulla formazione significa investire sulla crescita delle persone e, di conseguenza, sulla crescita e sulla competitività dell’azienda. Maggiori competenze del singolo, infatti, si traducono in maggiori produttività e, ovviamente, in maggiore guadagno. Viene a crearsi, in altre parole, un circolo virtuoso: i dipendenti, sentendosi più produttivi ed apprezzati, sono sicuramente più soddisfatti del proprio operato e quindi anche più felici.

La formazione, però, richiede preparazione e strategia. Spesso si tende a fare un errore che può rivelarsi fatale: riproporre contenuti esistenti (e magari poco coinvolgenti), senza un’adeguata strategia o senza una fondamentale riprogettazione sulla base delle esigenze e degli obiettivi. Pensiamo, ad esempio, a quello che è successo a marzo 2020 quando, da un giorno all’altro, abbiamo iniziato a lavorare a distanza. In quei mesi si sono moltiplicati corsi in modalità e-learning, ma erano sostanzialmente prodotti poco interattivi e poco efficaci. 

Anche la formazione, dunque, può diventare smart ma serve strategia.