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Crescono le retribuzioni in ambito logistico

di Robert Hassan

Un valore compreso tra 50mila e 75mila euro lordi l‘anno. È questo il compenso medio lordo, comprensivo di stipendio fisso ed incentivi, di un sales executive nel settore logistico, con un incremento di oltre il 10% per cento rispetto al 2021. E’ una figura strategica per ogni tipologia di azienda in quanto è responsabile dello sviluppo commerciale e dell’aumento del giro d’affari.

La nostra analisi evidenzia inoltre che, in generale, le dinamiche retributive sul mercato italiano non hanno registrato sostanziali incrementi nei due anni passati e, quindi, le percentuali sono da considerare decisamente rilevanti”, spiega Orazio Stella, senior partner di Loriga&Associati, società di ricerca e selezione.

Sempre nel settore logistico, dall’analisi di Loriga&Associati emerge che cresce anche la retribuzione annua lorda del customer care supervisor: il compenso si attesta tra i 40 mila e 55 mila euro (circa + 8% rispetto al 2021). Questa figura si occupa di dirigere l’intero processo del servizio clienti, dal pre al post-vendita. Pianifica, inoltre, le strategie e le attività operative, coordina e supervisiona il team e monitora il livello di soddisfazione dei servizi e dei prodotti.

Infine, il branch manager nelle aziende dei trasporti percepisce un retribuzione annua lorda tra i 60 mila e 85 mila euro, tra compenso fisso ed incentivi (circa + 8% rispetto al 2021). E’ il responsabile del raggiungimento degli obiettivi di business, produttivi, formativi e di recruiting dell’area che è chiamato a guidare.

La pandemia ha cambiato dunque anche il settore della logistica e dei trasporti, che ha dovuto affrontare una serie di sfide molto complesse e reagire in tempi decisamente molto ristretti. I cambiamenti nel comportamento dei consumatori, infatti, hanno spinto gli operatori ad adeguare i flussi di trasporto delle merci, gli approvvigionamenti nei magazzini e, quando possibile, a digitalizzare ed automatizzare alcune operazioni.

Non si tratta semplicemente di portare le merci da un punto ad un altro. Negli ultimi anni, il settore è cambiato notevolmente e, di conseguenza, anche le aziende hanno dovuto adattarsi, implementando ad esempio supply chain sempre più flessibili e garantendo un servizio post vendita sempre più efficiente, capace di risolvere problemi complessi e in tempi rapidi. E questo richiede, inevitabilmente, competenze specifiche e specialistiche. Fino a poco tempo fa, i grandi centri servizi logistici erano in Estremo Oriente (Indonesia, India o Filippine) ma piano piano ci si sta sempre più rendendo conto che questo modello di business non è più sostenibile al fine di garantire qualità ed efficienza ai propri clienti. “La qualità del servizio – aggiunge Orazio Stella – sarà il vero fattore di vantaggio competitivo. Le aziende che saranno in grado, nei prossimi 36 mesi, di riportare i propri centri in Italia, o comunque riavvicinarli a dove risiedono ed operano i propri clienti, potranno competere in un mercato sempre più complesso che richiede ottimizzazione dei costi, standardizzazione dei processi ed elevata qualità. Le figure chiave di questo cambiamento, dunque, saranno sostanzialmente tre: commerciali, customer care supervisor e branch manager”.